Santuario della Madonna dell’Ambro
Il Santuario della Madonna dell’Ambro è una meta da non perdere per chi visita le Marche.
Situato a 700 metri a Montefortino, vicino al torrente Ambro, è racchiuso tra le montagne dei Sibillini, sotto i 2000 metri della vetta del Monte Priora ed è raggiungibile dalla costa adriatica percorrendo la Val di Tenna.
Questo luogo di devozione mariano è sicuramente meno noto del Santuario della Madonna di Loreto. Presenta tuttavia caratteristiche uniche sia per le origini storiche, che per la particolare collocazione geografica e per la spiritualità dei luoghi che lo incorniciano.
Cosa vedere nelle Marche: il Santuario della Madonna dell’Ambro e la sua storia
Secondo quanto riportato sul sito ufficiale (1) le origini del Santuario risalgono all’anno mille quando: “la Vergine SS.ma, cinta di straordinario splendore, apparve in questa sacra roccia, all’umile pastorella Santina, muta fin dalla nascita. La fanciulla ottenne il dono della parola in premio delle preghiere ed offerte dì fiori silvestri che ogni giorno faceva all’immagine della Madonna”.
Questa analogia e la collocazione montana fa sì che il luogo di fede venga definito piccola Lourdes dei Sibillini.
I primi documenti storici parlano di una donazione di beni da parte di feudatari sottoposti ai Mainardi di Falerone destinata ad arricchire il Santuario.
Intorno al 1600 l’Architetto Venturi di Urbino realizzò l’ampliamento della struttura, incorporando la parte preesistente, oggi riconoscibile nella cripta dietro all’altare.
Il porticato del Santuario, facciata e campanile risalgono al XX secolo; tutta la struttura architettonica è stata restaurata di recente, dopo il terremoto del 2016.
Spiritualità e paganesimo sui Monti Sibillini
La soluzione architettonica ideata dal Venturi sintetizza in modo geniale la spiritualità del luogo.
La statua di Maria è posizionata nella cripta ma risulta visibile dalla navata divenendo pala dell’altare tramite l’apertura posta dietro l’altare medesimo.
La Madonna con il volto rivolto alla luce dell’Oriente, verso il mare Adriatico, simboleggia l’aurora cristiana.
Le 12 Sibille rappresentate sulle vele della cappellina a coronamento della Vergine, oltre a rappresentare un unicum artistico, simboleggiano il passaggio da culti oracolari, matriarcali e pagani al Cristianesimo.
L’aura magica di questo luogo, oltre che nelle rappresentazioni sacre, potrà essere colta in modo più profano se, passeggiando nei dintorni del Santuario, vi imbatterete in Frate Mago, frate cappuccino rettore del Santuario, che saprà sorprendervi con i suoi giochi di abilità con le carte.
Madonna dell’Ambro con gli occhi di un marchigiano: luogo del cuore tra fede e gite fuori porta
La bellezza del luogo montano e la presenza del torrente Ambro contribuiscono a fondere sacro e profano rendendo speciale per i fermani ed ascolani questo luogo di spiritualità.
La tradizione della messa estiva alla chiesa con annessa scampagnata nei vicini prati – e cocomero immerso a raffreddare nella gelida acqua del torrente – è ancora oggi un appuntamento da non mancare.
In altri periodi si può abbinare alla visita di culto una sosta nei vicini ristori dove assaggiare tagliatelle e carne alla brace.
In definitiva un luogo da visitare per conoscere le Marche profonde.