Post Covid 19

Oggi 27 Dicembre 2020 è iniziata in tutta Europa la campagna vaccinale che consentirà di sconfiggere la pandemia.

Guardando oltre i drammatici effetti strettamente sanitari, il Covid 19 segnerà probabilmente uno spartiacque per la ricerca di un modello di sviluppo innovativo.

La crisi economica, politica e culturale in Europa ha infatti preceduto l’evento pandemico.

Non basterà affidarsi genericamente al ritorno del pubblico in economia o all’ aspettativa di un nuovo assistenzialismo gestito dagli stati nazionali, piuttosto che dall’Unione europea.

Comunanza e le Marche: storia della gestione dei beni comuni

Comunanza è una cittadina appenninica delle Marche, il cui nome trae origine, appunto, dal concetto di comunità e gestione comune dei beni.

Augusto Ciuffetti, docente di Storia Economica all’Università Politecnica delle Marche ha affrontato nei suoi scritti la questione delle “dinamiche degli usi civici esercitati su terreni privati, beni collettivi o comunanze, e delle proprietà pubbliche e comuni, queste ultime appartenenti ad associazioni di “uomini” o abitanti di un villaggio”.

Tali situazioni, difese tra 1800 e 1900 anche a costo di conflitti, si riscontrano per Ciuffetti “nel versante marchigiano dei monti Sibillini, nelle zone più interne delle province di Fermo e Ascoli Piceno.”

“Nei comuni della fascia montana dove si concentrano tutte le comunanze agrarie, esse coprono il 14% della superficie totale, con punte fino al 22% nelle zone più elevate di Montegallo, Montefortino, Arquata del Tronto, Montemonaco. E ancora: “in questa realtà, rappresenta un elemento di forza: la superficie totale delle comunanze agrarie presenti nella provincia di Ascoli Piceno passa dai 6.076 ettari censiti in occasione dell’inchiesta Jacini, ai 9.018 dei primi anni ottanta del Novecento, pur in presenza di una diminuzione del loro numero da 171 a 153”.

In questo contesto il Ciuffetti ha evidenziato il positivo contributo economico dell’organizzazione e gestione diretta dei beni pubblici da parte delle comunità o “comunanze” locali.

Sostenibilità sociale e ambientale e turismo post Covid 19 

Tornare a vivere e viaggiare post Covid 19 è il desiderio comune di tutti.

Sarà sempre più necessario che questa libertà si intrecci con nuovi modelli organizzativi in ambito economico, sociale e certamente anche nell’offerta turistica e ricreativa.

Godere delle bellezze di un territorio senza permetterne lo stravolgimento urbanistico architettonico, gestire con intelligenza risorse idriche, agricole e ambientali su una base culturale comune tra ospitanti e visitatori è la scommessa del post Covid 19.

La gestione diretta o sotto il controllo delle comunità locali delle risorse del territorio, affiancate ad una forte iniziativa imprenditoriale privata connotata da indispensabili e fondanti elementi di responsabilità sociale d’impresa sono le basi culturali auspicabili e possibili se fortemente sostenute e condivise.

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