Vini pregiati delle Marche

I migliori vini delle Marche si basano su una serie di vitigni diffusi nell’ottimale territorio collinare della regione.

Ma come dicono i francesi è il terroir di questa parte d’Italia, cioè la sintesi di cultura, territorio e risorse vitivinicole, la vera culla dei vini marchigiani.

Da diversi anni il mondo dei vini si sta aprendo ai viaggiatori che desiderano scoprire la sua cultura millenaria, i luoghi di produzione e, naturalmente, i sapori, le fragranze e gli odori dei vini pregiati, anche attraverso la manifestazione Cantine Aperte, organizzata dal Movimento Turismo del Vino.

Il calendario della manifestazione Cantine Aperte vede l’ultimo fine settimana del mese di Maggio dedicato a questa attività di turismo enogastronomico, ma nel corso del tempo vengono sempre più spesso organizzate ulteriori giornate nel mese di Agosto, oppure a Settembre in corso di vendemmia e a San Martino nella tradizionale data nella quale i contadini delle Marche spillavano il primo vino novello dalle botti.

I vini della regione si basano principalmente sulle uve di Sangiovese, Montepulciano, Vernaccia a bacca nera per quanto riguarda i rossi, mentre i vini bianchi principali traggono le loro caratteristiche da Verdicchio, Pecorino, Trebbiano, Passerina, Ribona, che in percentuali ed assemblaggi diversi concorrono alla formazione delle migliori produzioni vinicole del territorio.

Nel campo dei vini pregiati rossi la più estesa zona di produzione interessa il Rosso Piceno, un vino DOC che, in una più ristretta zona che include tredici Comuni situati tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, assume la denominazione di Rosso Piceno Superiore.

I vini prodotti in base al disciplinare del Rosso Piceno Superiore ammettono una presenza di uve di Sangiovese e Montepulciano, ma si differenziano dal Rosso Piceno per i limiti di produttività delle vigne di provenienza e per una serie di parametri aggiuntivi che devono essere soddisfatti dalle uve e dal vino al momento dell’immissione.

Questa accuratezza permette di ottenere un vino esclusivo e di carattere. All’esame visivo abbiamo un vino dal colore rosso rubino, con riflessi granati. Il profumo pulito ed elegante lo contraddistingue insieme a sentori eterei che possono riportare note di anice, frutti di bosco maturi, caffè e tabacco. Caldo, con presenza di tannini morbidi, di grande struttura e persistenza.

Un vino che il sommelier consiglia di abbinare con affettati, pasta al forno o gratinata, carne suina e rossa alla brace, arrosti e cotture in porchetta. Perfetto il connubio con formaggi caprini stagionati.

 

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