Falerio Doc d’amare, scopri questo vino

Falerio Doc è un vino bianco che vede la sua zona di produzione a cavallo delle province di Fermo ed Ascoli Piceno, nel sud delle Marche.

Il vino Falerio Doc dei Colli Ascolani

Il vino trae il suo nome dalla cittadina di Falerone, l’antica Falerio Picenus di epoca romana. Il disciplinare del Falerio Doc ammette uvaggi di Trebbiano (dal 40 al 50%), Pecorino (dal 10 al 30%) e Passerina (dal 10 al 30%), ma possono essere impiegati anche altri vitigni a bacca bianca non aromatici fino al 30%.

Il Falerio Doc rende il massimo da giovane, fresco sapido e fragrante, ha un bel colore giallo tenue, un profumo delicato di mele verdi e di fiori di prato; può avere sfumature mandorlate o di pesco.

Il Falerio Doc è un vino “che si fa bere” come si dice da queste parti: è tranquillo, aromatico ma non troppo, sottolinea i sapori del cibo ma non li sovrasta.

Ciò lo rende particolarmente adatto ad accompagnare antipasti, piatti a base di pesce dell’Adriatico, insalate di pasta o riso, sformati di ortaggi, piatti basati su animali di bassa corte.

Essendo un vino antico (pare che la componente Passerina derivi dall’uva Psithia descritta da Virgilio), il Falerio Doc è stato forgiato nei secoli per accompagnare in modo ideale i piatti di questa parte delle Marche, dalle olive ascolane al pescato più delicato come canocchie per gli antipasti o secondi al forno come code di rospo di piccola taglia insaporite alle erbe.

La manifestazione. Falerio: una Doc d’amare

La promozione di questo vino non è mai stata così massiccia da conferirgli una notorietà pari a quella di altri vini della zona.

Tuttavia, da diversi anni, una manifestazione organizzata dall’Assessorato al Turismo di Porto Sant’Elpidio con la collaborazione di Confcommercio ed Ais, presenta al pubblico questa eccellenza territoriale.

La manifestazione “Falerio: una Doc d’amare” si tiene a fine Luglio a Porto Sant’Elpidio nello scenografico parco di Villa Barucchello, ideale contorno alla cadenzata teoria di assaggi delle bottiglie presentate dalle principali cantine della zona, con il supporto dei sommeliers dell’Ais.

I migliori tre vini vengono premiati ma, oltre al migliore Falerio Doc, non si tralascia giustamente l’attenzione agli abbinamenti culinari.

E così vengono premiati anche i tre migliori abbinamenti di piatti con altrettante bottiglie di Falerio dei colli ascolani, tanto per evidenziare, una volta in più, la caratteristica vincente di questo vino delle Marche.

Non ci resta che invitarvi per questo appuntamento, alla prossima e… salute!

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