Civilizzazione e storia del territorio delle Marche

shutterstock_127997312Civilizzazione e storia del territorio delle Marche sono una delle possibili chiavi di lettura per conoscere ed apprezzare il territorio delle Marche, la sua organizzazione urbanistica e la sua storia.

Il territorio delle Marche si caratterizza per la prevalente zona collinare inclusa ed inframezzata dalle pianure costiere e dai fiumi, che nascono dalle montagne dell’Appennino, percorrono le vallate trasversali ed arrivano fino al mare Adriatico.

Le caratteristiche geografiche della regione Marche hanno fortemente influenzato la distribuzione degli insediamenti umani, i più antichi dei quali sono stati individuati nelle zone dove le colline arrivano a ridosso del mare, come a Cupra Marittima, Porto Sant’Elpidio, Fermo e nei pressi del Monte Conero, a Numana. Popolazioni villanoviane, poi picene, ed infine romane hanno lasciato notevoli tracce della loro presenza in queste zone del territorio delle Marche, mentre il resto della fascia costiera era anticamente caratterizzata dalla presenza di paludi.

Con il declino della potenza romana le Marche meridionali hanno visto l’insediamento di Longobardi e Goti e la dispersione delle popolazioni dalle città alle campagne. In seguito gli ordini religiosi e l’attività promossa dall’impero carolingio influenzarono non poco la riorganizzazione territoriale dell’intero territorio delle Marche e particolarmente della valle del Chienti, tanto che alcuni studiosi definiscono questa zona della provincia di Macerata come Francia picena. L’Abate Pietro proveniente da Farfa, nel Lazio, fondò intorno al 900 d.c. nell’attuale Santa Vittoria in Matenano, un’abbazia fortificata, destinata a divenire egemone nel territorio fermano. L’enfiteusi, cioè la cessione in affitto di terreni a fronte del pagamento di una tassa, venne largamente praticata dai religiosi e pose le basi per la ripresa economica, divenendo poi mezzadria, organizzazione economica delle zone rurali che sopravviverà fino a pochi decenni or sono, nel secondo dopoguerra. L’evoluzione dell’economia nel corso della storia ha caratterizzato fortemente l’organizzazione urbanistica territoriale, che vede ancora oggi i castelli medievali sulle colline, le ville dei signori di campagna lontane dai centri abitati a presidio e vigilanza delle terre e delle case coloniche dei mezzadri.

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