Brodetto di pesce
Il brodetto a base di pesce fresco dell’Adriatico è senz’altro da annoverare tra le specialità dell’enogastronomia della regione Marche.
Lungo tutta la costa del Mare Adriatico, dal Veneto alla Puglia, questo piatto a base di pesce viene preparato in decine e decine di varianti diverse, dando vita ai vari brodetti come quello di San Benedetto del Tronto, quello sangiorgese o bianco di Porto Recanati senza pomodoro, solo per annoverare quelli più conosciuti.
Se chiederete la ricetta, per quanto simili ne troverete di diverse di paese in paese, di casa in casa; anche qui le Marche sono una regione al plurale.
Originariamente il brodetto era il pasto dei pescatori che, dopo aver venduto il miglior pescato, con i residui ed i pesci più piccoli di diverse varietà, sfamavano le proprie famiglie.
Le seppie, le gallinelle (mazzuline), i merluzzi, i palombi, le trigliette (roscioli), le razze (baraccola), le cicale (panocchie), code di rospo, scorfani ed altro, tutti obbligatoriamente di piccola taglia, sono i principali tipi di pesce utilizzati.
Dapprima si prepara una casseruola con olio di oliva, cipolla ed odori vari e si fa soffriggere il tutto insieme alle seppie ed ai pomodori, poi, meglio se in una teglia di coccio si procede con l’ulteriore cottura aggiungendo le varie tipologie di pesce, prima le più resistenti alla cottura ed i pesci più grandi, fino ai più piccoli e delicati: non si mescola, vista la delicatezza e la taglia minuta dei pesci che non vanno spezzati.
A cottura ultimata si procede alla preparazione dei piatti da portare in tavola, anche qui la fa da padrona, possibilmente la terracotta, in grado di mantenere caldo il preparato.
Poi, come nella tradizione degli antichi pescatori, si aggiunge pane duro (che non si buttava), ma va ad essere ammorbidito ed insaporito nel caldo sugo del brodetto di pesce.
Che dire, vale la pena fare un salto nelle Marche ed assaggiare il brodetto!