Olio di oliva di qualità nelle Marche
Olio di oliva è uno dei principali elementi della dieta mediterranea, o meglio della cultura alimentare dell’area mediterranea.
E’ sicuramente impossibile immaginare questa cultura gastronomica e questi territori ricchi di storia prescindendo dall’olio di oliva e dalle piante di ulivo che impreziosiscono le colline, gli argini delle strade e finanche i giardini delle ville padronali.
La pianta dell’ulivo ed il territorio
La pianta dell’ulivo vegeta nell’area mediterranea dal mare fino ad un’altitudine di 800 metri circa, cioè fino ad un’altitudine che non presenti temperature invernali troppo rigide, le quali potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza della pianta.
Il territorio delle Marche, in larga parte collinare, è quindi particolarmente favorevole alla crescita di queste piante, effettivamente molto diffuse dal mare fino ai fondo valle pre-montani, e garantisce la produzione di un olio di oliva di elevata qualità organolettica.
Dalla raccolta dell’oliva all’olio di oliva
Da questo punto di vista le tecniche di raccolta tradizionali tutelano sicuramente la qualità finale dell’olio di oliva: è bene infatti evitare se possibile lo scuotimento meccanico delle piante che tende a danneggiare oltre alla pianta anche i frutti, provocandone la rottura ed il potenziale irrancidimento in caso di non immediata molitura.
I frutti raccolti vanno poi conservati in ambiente arieggiato, non umido, evitando contenitori di legno o sacchi che, ingenerando muffe, potrebbero danneggiare il prodotto finale.
La molitura deve essere effettuata con mezzi esclusivamente meccanici che pressino il frutto per estrarne il prezioso olio di oliva, attraverso successive fasi ed evitando in tutti i modi il riscaldamento del prodotto che ne comprometterebbe l’aspetto ed il sapore, facendo venir meno gli aromi più delicati.
Per questo motivo i piccoli frantoi artigianali delle Marche conservano ancora molte attrezzature tradizionali quali frantoi meccanici e torchi che permettono la spremitura dei frutti estraendone l’olio di oliva, che poi andrà ad impreziosire con il proprio condimento la semplice bruschetta come il più elaborato piatto da chef.